Riflessioni d'amore

Cena. Lui e lei al tavolo. Come conquistarlo approfittando di questo incontro?
"Non esistono complimenti gratuiti solo complimenti che la tua presenza impone…" Gabriela Balaj
Questa è una ricetta per farti amare e farti riempire di coccole e regali a San Valentino o in altre occasioni.
1. Sii amichevole
2. Non essere paranoica
3. Usa i complimenti
4. Saluta con voce "maschile"
5. Interessati alla sua storia di vita
6. Alterna la voce alta con quella bassa
7. Usa nella discussione spesso il suo nome
8. Guardalo negli occhi
9. Sii ottimista e scherzosa
10. Non essere invadente
Nella foto gli attori Monica Bellucci e il suo marito Vincent Cassel 
Paulo Coelho - riflessioni d'amore
Riporto alcuni testi di Paulo Coelho che trovo molto interessanti...
"...Il rispetto del mistero
I greci sono stati grandi maestri nel descrivere il comportamento umano attraverso piccole storie, che noi chiamiamo “miti”. Tutte le generazioni che sono venute dopo di loro, dalla psicanalisi di Freud (con il complesso di Edipo, per esempio) ai film di Hollywood (come il Morpheus di “Matrix”) hanno finito per abbeverarsi a questa fonte. Per gran parte della mia vita, c’è stata una di queste storie che mi ha molto incuriosito: il mito di Psiche. C’era una volta... una bella principessa, ammirata da tutti, ma della quale nessuno osava chiedere la mano. Disperato, il re consultò il dio Apollo; questi disse che Psiche avrebbe dovuto essere lasciata da sola, vestita a lutto, in cima a una montagna. Prima che spuntasse il giorno, un serpente sarebbe andato a trovarla per sposarla. Il re obbedì, e la principessa attese per tutta la notte, terrorizzata e infreddolita, l’arrivo del suo sposo. Finì per addormentarsi, e quando si svegliò si ritrovò in un bellissimo palazzo, trasformata in regina. Tutte le notti il marito andava a trovarla, facevano l’amore, ma lui le aveva imposto un’unica condizione: Psiche avrebbe potuto avere ciò che desiderava, ma doveva dimostrare una fiducia totale e non avrebbe mai potuto vederlo in viso. La giovane visse felice per lungo tempo: riceveva conforto, affetto, gioia, era innamorata dell’uomo che andava a trovarla tutte le notti. Ogni tanto, però, le veniva la paura di essere sposata con un serpente orribile. Una notte, mentre il marito dormiva, illuminò il letto con una lanterna: e vide, sdraiato accanto a lei, Eros (o Cupido) – un uomo di una bellezza incredibile. La luce lo svegliò, lui si rese conto che la donna che amava non sapeva rispettare il suo unico desiderio e scomparve. Ogni volta che leggevo questo testo, mi domandavo: sarà forse che non potremo mai scoprire la faccia dell’amore? Sono dovuti passare molti anni sotto i ponti della mia vita perché infine capissi che l’amore è un atto di fede in un’altra persona, e il suo viso deve mantenersi avvolto nel mistero. L’amore va vissuto e goduto in ogni momento, ma ogni qualvolta tentiamo di comprenderlo, la magia svanisce. Una volta accettato questo, ho cominciato anche a permettere che la mia vita fosse guidata da un linguaggio strano, che io definisco “dei segni”. So che il mondo mi parla e io devo ascoltarlo, e se farò così sarò sempre guidato verso ciò che di più intenso, di più appassionato e di più bello esiste. Certo, non è facile, e a volte mi sento come Psiche su quella roccia, infreddolito e terrorizzato, ma se riesco a passare la notte e ad abbandonarmi al mistero e alla fede nella vita, finisco sempre per svegliarmi in un palazzo. Tutto ciò di cui ho bisogno è confidare nell’Amore, sia pur correndo il rischio di sbagliare. Per concludere il mito greco: disperata per riavere il suo amore, Psiche si sottopone a una serie di prove che Afrodite (o Venere), la madre di Cupido (o Eros), invidiosa per la sua bellezza, le impone – e uno dei compiti era proprio quello di cedere a lei un po’ della sua bellezza. Psiche si incuriosisce per quella scatola che avrebbe dovuto contenere la bellezza della Dea e di nuovo non riesce a resistere al mistero. Decide quindi di aprire la scatola. Ma non vi trova alcuna bellezza, bensí un sonno infernale che la lascia inerte, assolutamente immobile. Anche Eros/Cupido è innamorato, ed è pentito di non essere stato più tollerante con la sua sposa. Riesce a entrare nel castello e a risvegliarla dal sonno profondo con la sua freccia, e ancora una volta le dice – sei quasi morta per la tua curiosità. Ed è questa la grande contraddizione: Psiche, che cercava di trovare sicurezza con la conoscenza, ha trovato solo insicurezza. Si recano tutti e due da Giove, il dio supremo, a implorare che la loro unione non possa mai essere distrutta. E Giove si prende talmente a cuore la causa degli amanti che riesce a ottenere l’assenso di Venere. Da quel giorno, Psiche (l’essenza dell’essere umano) ed Eros (l’amore) stanno sempre insieme. Chi non accetterà questo e cercherà sempre una spiegazione per i magici e misteriosi rapporti umani, finirà per perdere ciò che di meglio possiede la vita.
Credere nell’impossibile
William Blake afferma in uno dei suoi testi: “Tutto quello che oggi è una realtà, prima era solo parte di un sogno impossibile”. E, a causa di ciò, oggi abbiamo l’aereo, i voli spaziali, il computer, su cui scrivo ora questo testo, ecc. Nel suo famoso capolavoro “Alice nel paese delle meraviglie”, Lewis Carroll descrive un dialogo fra il personaggio principale e la regina – che aveva appena raccontato qualcosa di straordinario. - Non posso crederci – dice Alice. - Non puoi? – ripete la regina con aria triste. – Tenta di nuovo: respira profondamente, chiudi gli occhi e credici. Alice ride: - Non serve tentare. Solo gli sciocchi pensano che delle cose impossibili possano accadere. - Io penso invece che quel che ti manca è un po’ di pratica – risponde la regina. – Quando avevo la tua età io mi allenavo per lo meno mezz’ora al giorno, subito dopo la colazione del mattino, mi sforzavo di immaginare cinque o sei cose incredibili che avrebbero potuto incrociare il mio cammino, e oggi vedo che la maggior parte delle cose che ho immaginato si sono trasformate in realtà, compreso il fatto che sono divenuta regina proprio per questo. La vita ci chiede continuamente: "Credi!” Credere che un miracolo possa accadere in qualsiasi momento è necessario per la nostra gioia, ma anche per la nostra protezione, o per giustificare la nostra esistenza. Nel mondo di oggi molti ritengono impossibile cancellare la miseria, avere una società giusta, diminuire la tensione religiosa che sembra aumentare di giorno in giorno. La maggior parte delle persone evita di lottare con i pretesti più diversi: conformismo, maturità, senso del ridicolo, sensazione di impotenza. Vediamo l’ingiustizia che viene fatta al nostro prossimo e ce ne stiamo zitti. "Non mi metterò inutilmente a discutere", è la spiegazione. Si tratta di un atteggiamento codardo. Chi percorre un cammino spirituale porta con sé un codice d’onore che va rispettato. La voce che reclama contro ciò che è errato viene sempre udita da Dio. Di tanto in tanto, comunque, udiamo il seguente commento: “Io vivo credendo nei sogni, tante volte cerco di combattere l’ingiustizia, ma finisco sempre per essere deluso ”. Un guerriero della luce sa che certe battaglie impossibili meritano di essere sostenute e perciò non ha paura delle delusioni, giacché conosce il potere della propria spada e la forza del proprio amore. Egli respinge con veemenza coloro che sono incapaci di prendere decisioni e cercano sempre di trasferire sugli altri la responsabilità di tutto ciò che di brutto accade nel mondo. Se egli non lotta contro ciò che è errato – anche se sembra al di sopra delle sue forze – non troverà mai il cammino giusto. Il mio editore iraniano, Arash Hejasi, mi ha inviato una volta un testo che diceva: “Oggi una forte pioggia mi ha colto di sorpresa mentre camminavo per la strada ... grazie a Dio avevo il mio parapioggia e il mio mantello. Però, si trovavano entrambi nel bagagliaio dell’auto, posteggiata molto lontano. Mentre correvo a prenderli pensavo allo strano segnale che stavo ricevendo da Dio – noi abbiamo sempre le risorse necessarie per affrontare le tempeste che la vita ci prepara, ma la maggior parte delle volte queste risorse sono ben chiuse nel profondo del nostro cuore e questo ci fa perdere un’enormità di tempo nel tentativo di rinvenirle. Quando finalmente le troviamo, siamo ormai stati sconfitti dall’avversità”. Cerchiamo, dunque, di essere sempre preparati. In caso contrario, o perderemo l’occasione, o perderemo la battaglia." - testi di Paulo Coelho

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